Questo sito utilizza cookie di Google per fornire i servizi e analizzare il traffico.
Il progetto TELLUS 4CER nasce per affrontare una delle principali sfide del settore ceramico: la dipendenza da materie prime critiche e strategiche (MPC/MPS). L’obiettivo è sviluppare tecnologie avanzate per il recupero, il riciclo e la valorizzazione delle Materie Prime Riciclate (MPR), integrandole nei processi produttivi in modo controllato e tracciabile.
Il progetto non utilizza più la dicitura "Materie Prime Seconde (MPS)", ritenuta ambigua, ma adotta il termine MPR per indicare materiali effettivamente riciclati e reintrodotti nel ciclo produttivo, in linea con le direttive del Ministero e con le pratiche di tracciabilità digitale previste.
Attraverso nuove metodologie di separazione e purificazione, strumenti di ecoprogettazione basati su modelli predittivi e la creazione di un passaporto digitale dei materiali, TELLUS 4CER mira a:
ridurre il consumo di materie prime vergini,
ottimizzare i cicli produttivi,
garantire qualità e certificazione dei materiali riciclati,
contribuire alla transizione verso un modello industriale più efficiente e circolare.
Il progetto è finanziato dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e rappresenta un passo concreto verso l’adozione di soluzioni scientifiche e tecnologiche in grado di ridurre l’impronta ambientale e migliorare la competitività del settore ceramico.
Il settore ceramico italiano, pur essendo riconosciuto come eccellenza industriale a livello internazionale, si trova oggi davanti a sfide complesse e non più rinviabili:
Dipendenza da materie prime critiche e strategiche (MPC/MPS): la produzione di piastrelle richiede argille, feldspati e altre risorse minerarie la cui disponibilità è soggetta a vincoli geopolitici e a oscillazioni di mercato. Questa dipendenza rappresenta un rischio per la stabilità della filiera;
Consumi energetici elevati: i cicli di cottura ceramica richiedono grandi quantità di energia. Attualmente il settore consuma in media circa 6 GJ/tonnellata di prodotto come baseline, con un impatto diretto in termini economici e ambientali;
Impronta ambientale significativa: il Global Warming Potential (GWP) associato alla produzione di piastrelle è oggi di circa 10 kg CO₂eq per m². Una riduzione è necessaria per allinearsi alle politiche europee su decarbonizzazione e transizione circolare;
Scarsa integrazione delle Materie Prime Riciclate (MPR): benché disponibili, i materiali riciclati da scarti ceramici presentano ancora limiti di qualità, variabilità e mancanza di standard, che ne rendono complessa l’adozione industriale;
Queste criticità evidenziano l’urgenza di nuovi modelli produttivi più efficienti, resilienti e sostenibili, capaci di ridurre il ricorso a risorse vergini e di abbattere costi ed emissioni.
TELLUS 4CER sviluppa e valida un insieme di tecnologie integrate per rendere il settore ceramico meno dipendente dalle materie prime critiche e più allineato ai principi dell’economia circolare.
L’approccio si articola su tre pilastri principali:
Sviluppo di processi chimico-fisici innovativi (trattamenti alcalini o acidi, filtrazione a membrana, precipitazione selettiva, centrifugazione) per rimuovere contaminanti come colle, cementi e impurità.
Estrazione mirata di ossidi metallici dalle superfici smaltate.
Obiettivo: ottenere MPR di qualità elevata, riducendo la necessità di materie prime vergini.
Integrazione delle MPR in nuovi impasti ceramici senza comprometterne resistenza, estetica e conformità normativa (ISO 10545 e ISO 59020).
Uso di modelli predittivi e simulazioni basati su intelligenza artificiale per ottimizzare le miscele.
Target: sostituire almeno il 30% delle materie prime critiche con MPR.
Creazione di un passaporto digitale per certificare la provenienza e le caratteristiche delle MPR lungo tutta la catena del valore.
Integrazione di tecnologie di data-sharing e blockchain per garantire trasparenza, affidabilità e adozione industriale.
Oltre agli aspetti tecnologici, TELLUS 4CER include attività di:
Ottimizzazione dei processi produttivi tramite simulazioni numeriche e modelli economici.
Simbiosi industriale, favorendo l’integrazione tra settore ceramico e altre industrie ad alta intensità di materiali.
Formazione e trasferimento tecnologico per consolidare competenze e accelerare l’adozione delle soluzioni sviluppate.
30%
- 17%
- 20%
50k m³/anno
Il progetto TELLUS 4CER si fonda sulla collaborazione tra industria e università, unendo competenze produttive e di ricerca.
Impresa ceramica che sviluppa e produce piastrelle per pavimenti e rivestimenti.
Nel progetto mette a disposizione esperienza diretta nei processi industriali e nelle formulazioni ceramiche, testando le Materie Prime Riciclate (MPR) su linee produttive reali per valutarne la compatibilità e le prestazioni.
[INSERIRE LOGO UNICAL]
Ateneo con competenze consolidate in chimica dei materiali e processi industriali.
Contribuisce al progetto studiando tecniche avanzate di trattamento, purificazione e recupero delle MPR, con particolare attenzione alla rimozione di contaminanti e al miglioramento della qualità dei materiali riciclati.
[INSERIRE LOGO UNIPA]
Università con esperienza nel campo della modellistica e dell’ingegneria dei materiali.
All’interno del progetto sviluppa modelli predittivi e strumenti di simulazione basati su intelligenza artificiale per ottimizzare le formulazioni ceramiche e supportare l’ecoprogettazione.
Il percorso di TELLUS 4CER si sviluppa in quattro fasi principali, che collegano la ricerca scientifica alla validazione industriale e alla diffusione dei risultati.
Analisi delle criticità del settore ceramico legate a materie prime critiche, energia ed emissioni.
Raccolta e caratterizzazione degli scarti ceramici per definirne composizione, variabilità e potenzialità di recupero.
Studio delle metodologie di trattamento (chimico-fisiche e meccaniche) per separare contaminanti e ottenere Materie Prime Riciclate (MPR) di qualità controllata.
Messa a punto dei processi di purificazione (lavaggi alcalini/acidi, filtrazione a membrana, centrifugazione, precipitazione selettiva).
Definizione delle formulazioni ceramiche con diverse percentuali di MPR, valutandone resistenza, estetica e compatibilità normativa.
Sviluppo di modelli predittivi e strumenti di simulazione basati su intelligenza artificiale per ottimizzare le miscele e ridurre tempi e costi di sperimentazione.
Produzione di campioni ceramici in laboratorio con impasti arricchiti in MPR.
Test pilota su linee semi-industriali per verificare comportamento e performance dei materiali.
Validazione su scala industriale presso Gresmalt, con misure di efficienza energetica, qualità estetica e rispetto degli standard internazionali (ISO 10545, ISO 59020).
Creazione di un passaporto digitale per tracciare origine, qualità e prestazioni delle MPR lungo la filiera.
Attività di disseminazione scientifica (pubblicazioni, convegni, workshop) e industriale (presentazioni a stakeholder e associazioni di settore).
Trasferimento tecnologico e attività formative per favorire l’adozione delle soluzioni nelle imprese ceramiche e in altri comparti manifatturieri.